Seleziona una pagina

Climatic Grand Tour – slideshow by Alessandro Gandolfi

Grand Tour climatico – presentazione di Alessandro Gandolfi

The international photojournalist Alessandro Gandolfi presents his photographic report on Climate Change at the conference “Climate, Water, Territory, and Agriculture” held at the University of Parma on May 16, 2017 (3:05).

The public conference, jointly organized by the Water Center – eu.watercenter of the University of Parma, the Consorzio della Bonifica Parmense and the Emilia Romagna Region, rely on the evidence that in our Region the effects of climate change are well documented and of considerable importance.

Over the past 25 years, the Arpae monitoring network has recorded significant temperature increases in all seasons. Compared to the reference thirty year average (1961-1990), the medium temperature has increased by 1.1 °C, the maximum temperature by 1.4 °C, and the minimum temperatureby 0.8 ° C.

Equally documented is the scarcity of water. In the thirty-eight years from 1975 to 2013, the Po river (Pontelagoscuro station) has suffered a 21% decrease in its average annual flows with a maximum of 39% during summer (June-August).

 

Alessandro Gandolfi, giornalista e fotoreporter internazionale, presenta il suo reportage fotografico sul cambiamento climatico nel convegno “Clima, Acqua, Territorio e Agricoltura – strategie di adattamento” tenuto presso l’Auditorium del Campus dell’Università di Parma il 16 maggio 2017

Il convegno aperto al pubblico interessato, dal titolo Cosa sta succedendo al clima?  Acqua, territorio e agricoltura – strategie di adattamento, organizzato congiuntamente dal Centro Acque – eu.watercenter dell’Università di Parma dal Consorzio della Bonifica Parmense e dalla Regione Emilia Romagna, parte dalla constatazione che nella nostra Regione gli effetti del cambiamento climatico sono un dato di fatto ben documentato e già di rilevante entità.

Negli ultimi 25 anni, la rete di monitoraggio Arpae ha registrato, in tutte le stagioni, significativi aumenti di temperatura. Rispetto alla media del trentennio di riferimento 1961-1990, la temperatura media è aumentata di 1.1 °C, la massima di 1.4 °C, la minima di 0.8 °C.

Altrettanto documentata è la scarsità d’acqua. Nei trentotto anni che vanno da 1975 al 2013, il fiume Po nella sua stazione di riferimento di Pontelagoscuro, ha subito una diminuzione delle portate medie annue del 21% con un massimo del 39% nel periodo estivo (giugno-agosto).

I cambiamenti climatici impattano in modo particolarmente critico sul sistema agricolo regionale con incremento dei fabbisogni irrigui, stress termici per le colture e per gli animali, anticipazione dei cicli colturali, diffusione di fitopatologie e nuovi parassiti.

Per fare il punto sulle problematiche del territorio regionale, la possibile evoluzione futura, le necessarie azioni di adattamento, il programma (scarica pdf) prevede un collegamento Skype con  Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione Univerde, due relazioni generali, da parte di Andrea Giuliacci, metereologo del Climate Broadcasters Network e Carlo Cacciamani, direttore dell’ARPAE Idro-Meteo-Clima Regione Emilia Romagna e due relazioni specifiche sul settore agricoltura di Meuccio Berselli, direttore del Consorzio della Bonifica Parmense, e Giacomo Corradi, agronomo dell’ITIS “G. Gallilei” di San Secondo Parmense.

I lavori saranno introdotti da Renzo Valloni, direttore del Centro Acque – eu.watercenter dell’Università di Parma e da Luigi Spinazzi, Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense. Le conclusioni saranno tratte da Paola Gazzolo, Assessora alla difesa del suolo, protezione civile e politiche ambientali della Regione Emilia-Romagna.