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L’Ateneo vince il Contest Video “Io Investo Qui” per l’Agroalimentare

Il gruppo di ricerca ALADIN del CIDEA – Da sinistra: Gianfranco Forlani, Jacopo Aleotti, Maria Elena Tortorici, Michele Amoretti, Renzo Valloni, Riccardo Roncella, Stefano Caselli, Alessandro Nicoli
Prof. Renzo Valloni, CIDEA Università di Parma premiato da Silvano Bertini della Regione Emilia Romagna

 

Nei mesi scorsi la regione Emilia Romagna ha chiamato i beneficiari dei finanziamenti europei a presentare per mezzo di un video (Link) di 90 secondi i risultati raggiunti dai progetti e il contributo apportato alla crescita economica e all’attrattività del territorio, anche con l’obiettivo di favorire la diffusione dei risultati verso il pubblico vasto.

I Centri e Laboratori di ricerca della regione hanno nel complesso presentato 94 video all’interno delle cinque aree della Strategia di specializzazione intelligente (S3): Agroalimentare, Meccatronica e motoristica, Edilizia e Costruzioni, Industrie della salute e del benessere, Industrie culturali e creative. L’Università di Parma continua a primeggiare nel settore Agroalimentare, in questo caso con un progetto sull’irrigazione di precisione, coordinato dal prof. Renzo Valloni che ha ritirato il premio.

Il progetto di ricerca industriale strategica ALADIN, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna per 1 M€, è partecipato da nove gruppi di ricerca e sei imprese distribuiti tra Parma e Bologna (vedi Photo Gallery). In due anni di attività è stato sviluppato un protocollo irriguo automatizzato in cui l’agricoltore deve solo registrare campi e colture sul Server Irriguo ALADIN e mettere in postazione la macchina irrigatrice. Il resto lo fanno i dispositivi elettronici e robotici messi a punto dal gruppo di ricerca del prof. Stefano Caselli.

Il gruppo di ricerca ALADIN del CIDEA – Da sinistra: Gianfranco Forlani, Jacopo Aleotti, Maria Elena Tortorici, Michele Amoretti, Renzo Valloni, Riccardo Roncella, Stefano Caselli, Alessandro Nicoli

 

Il Prof. Agostino Gambarotta, direttore del Centro CIDEA, considera ormai reale lo scenario dell’irrigazione 4.0 in cui, a partire dalla misura da remoto dello stress idrico delle coltivazioni si passa alla generazione di mappe irrigue in base alle quali si produce una sequenza di comandi da inviare con un palmare ad una macchina irrigatrice a rateo variabile.

Il prototipo del Server Irriguo ALADIN è ormai definitivamente messo a punto. A partire dai prossimi mesi gli addetti ai lavori potranno assistere a delle dimostrazioni pratiche in cui i partner di progetto dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard di San Pancrazio si collegheranno via rete col server posto nel Campus per dar corso a dei turni irrigui totalmente automatizzati